Chi siamo , cosa facciamo qui e dove andiamo , leggete qui per avere le risposte

In questi anni , uso e scopo del blog sono variati , al variare delle esigenze degli aderenti .
Inizialmente era una semplice bacheca dove postare i vari appuntamenti , poi con il contributo di alcuni , è andato via via arrichendosi di esperienze personali, racconti di viaggi e di improvvise sterzate date alle proprie passioni e alle proprie vite.
Crediamo che così sia diventato più interessante o comunque più partecipato. In ogni caso , per saperne di più sul blog e sul nome che ci siamo scelti, andate a leggervi il primo post del gennaio 2008. Ci potete arrivare comodamente dalla cronologia dei post, sulla colonna di destra.

Rimangono, anzi sono fondamentali, gli appuntamenti dei nostri incontri e le foto su picasa webalbum .

Se volete informazioni, o per brevi comunicazioni, usate il modulo di contatto.
Se invece volete inviare un racconto o un post,oppure una serie di immagini, usate il solito indirizzo che quasi tutti gli aderenti conoscono, vale a dire motosupposta@tiscali.it .

Anche l'aspetto grafico è cambiato , seguendo le esigenze visive di chi scrive . La nuova versione è decisamente più facile da leggere senza occhiali e , ma è una scusa , più semplice da usare con tablet e cellulari.

L'esortazione è sempre la solita : " Dateci dentro "...nel senso di non esitare a scrivere delle vostre esperienze e delle vostre passioni motociclistiche ( ma anche di quelle collaterali ).

Scrivete delle ferie in moto di questo e del secolo passato, di un fine settimana a due ruote o di quello che avreste voluto e non è stato. Scrivete di quanto sia unica la sensazione che questo mezzo arcaico ci regala ad ogni uscita, e di quanto " trasporto " abbiamo per tutto questo.



Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale aisensi della legge n 62 del 7/3/2001.

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lunedì 20 giugno 2011

Marco e consorte con la TDM in Toscana - Breve diario di viaggio




Il ponte della Festa della Repubblica, unico superstite delle feste “non comandate” di quest’anno, è finalmente arrivato e, con esso, la programmata gita motociclistica in Toscana con mia moglie.


La TDM

Partenza giovedì 2 giugno di buon’ora (non buonissima – eravamo in pista per le otto e mezza): rotta per Modena che viene raggiunta dopo nemmeno un’ora e che ci vede subito imbottigliati nel raccordo quattro-corsie per Bologna.

Breve tratto in corsia di emergenza e poi, un po’ per celia e un po’ per non morire, imbocchiamo la via Emilia fino a Bologna. Di qui statale n.°65 – Passo della Raticosa – Passo della Futa – Firenze.

Strade mitiche per motociclisti e appassionati millemiglisti. E’ l’unico posto dove ho visto i guard rail per i motociclisti, debitamente verniciati in giallo.

Il tempo non è il massimo (non sono mai riuscito a fare la Futa col sole!), ma ci grazia con solo qualche goccia all’altezza di Monghidoro.

A Greve in Chianti breve sosta per mangiare un boccone (ottime fettuccine con porcini) e per evitare un acquazzone improvviso.

Si riparte sulla superstrada per Siena. Arrivo a destinazione all’Hotel More di Cuna a Monteroni D’Arbia verso le quattro. Confortevole; vecchio casale ottimamente ristrutturato.

Qui troviamo il BMW Motorrad Club di Catania in tour in Toscana – Una quindicina di 1200 GS che occupano tutto il garage e una compagnia di caotici motociclisti.

Il giorno dopo, venerdì, dopo colazione, inforchiamo la moto per un giro nelle crete senesi e dintorni.



Le crete

Paesaggio fantastico, panorami mozzafiato, paesi che raccontano di storia, civiltà, arte e buon gusto: Asciano (Duomo romanico del 1100), Monteoliveto Maggiore (abazia benedettina e chiostro affrescato da Luca Signorelli e dal Sodoma), Trequanda (magnifico paesino fuori dalle rotte turistiche con meravigliose stradine e cattedrale medievale), Pienza (non ha bisogno di presentazione),
Montalcino.










La sera aperitivo in Piazza del Campo a Siena, piena di suggestione e del colore di contrade sempre vive e pulsanti nel tessuto sociale.

Il tempo promette rovesci ma ci risparmia ancora una volta.
E poi: pappa al pomodoro, crostini toscani, buon chianti e tagliata di chianina






Il sabato si fa rotta su Sant’Antimo, magico luogo dello spirito dove ha girato anche Zeffirelli le scene del suo Fratello Sole Sorella Luna.


           
Di qui lungo la strada che conduce verso sud a Paganico e poi lungo la provinciale 73 di Roccastrada sino a San Galgano, luogo misterioso nel quale si narrano le vicende del Cavaliere Galgano Guidotti e della leggenda della spada nella roccia tuttora esistente sul posto, dal 1100 circa, custodita in una teca di vetro per proteggerla da tutti quelli che nel corso dei secoli hanno cercato di svellerla dal masso in cui si trova. Si narra che il primo che tentò di sfilarla venne aggredito da lupi feroci che gli mozzarono, con i denti, gli avambracci che ancora oggi si trovano custoditi in un reliquiario nella chiesa dedicata al Santo.



Rientro a Monteroni D’Arbia dopo circa 150 Km di strade di inimmaginabile bellezza e varietà di panorami: dai dolci colli senesi alle foreste fitte di castagni, al panorama pre-marino del Grossetano.

Siena ci accoglie ancora una volta con la festa della Contrada della Giraffa le cui bandiere decorano tutte le vie e la cattedrale di Santa Maria in Provenzano.



Cena da “Guido”, storico ristorante nel centro storico di Siena dove sono passati tutti gli attori, cantanti, sportivi e celebrità che possano venire in mente.

Purtroppo giunge la domenica del rientro che, tuttavia non va sprecata.

La via di casa comprende una deviazione verso Pistoia, la montagna pistoiese ed un tratto di Porrettana per poi deviare verso San Marcello Pistoiese, fino all’Abetone, punto di ritrovo di decine di motociclisti.

Dopo breve sosta si riparte verso Pievepelago, aggirando il monte Cimone, in direzione di Sestola, che lasciamo sulla nostra destra per dirigerci verso Pavullo sul Frignano dove, qualche chilometro prima, ci accoglie una trattoria che si chiama “6 arrivato!” e che, con la tipica cordialità emiliana, ci gratifica con favolosi porcini ai ferri, culatello con gnocco fritto e straccetti ai porcini. Divino.

Ripartiamo verso il “piano”: Fiorano Modenese, Formigine (dove becchiamo un temporale con i fiocchi) Modena e, ultimo tratto, autostrada del Brennero.

Rientro a casa giusto in tempo per evitare una specie di fortunale biblico di acqua e vento che si scatena appena messo piede in casa.

In tutto, in quattro giorni, circa 1200 Km. di strade memorabili, paesaggi splendidi, ottima cucina e, finalmente, la mente libera, anche se per poco.

Un itinerario che consiglio a tutti coloro che, oltre ad andare in moto, godono di ciò che una regione meravigliosa come la Toscana è in grado di offrire.

1 commento:

Andrea ha detto...

Che dire....a parte il coinvolgente itinerario , a parte le descrizioni enogastronomiche che fanno venire voglia di partire immediatamente, mi pare che la passione per la moto sia ben documentata : " Partenza giovedì 2 giugno di buon’ora (non buonissima – eravamo in pista per le otto e mezza)" .
Se questa non è voglia d'andare , ditemi voi....
Grazie a Marco per la passione.