Sono tornato ieri , con l'ultimo tappone - non ne potevo piu' di stare lontano da casa - di 1217 km , dalla estrema periferia di Amburgo fino a Pescantina .
Ho attraversato Austria , Germania , Danimarca ( le ultime due per buona parte sotto l'acqua ,un pò all'andata ed un pò al ritorno ) la Svezia per il lungo ed un pezzetto di Finlandia,, per arrivare a percorrere tutta la Norvegia da Sud a Nord ,tra traghetti fiordi e strade deserte e perfette per decine di chilometri, fino alla meta motociclistica per definizione, Nordkapp, il famoso 71° 10' 21''.
Tutto per abbracciare una orrenda palla di ferro .
Al ritorno mi sono goduto la Svezia , con la sua parte Nord fresca ,rurale e ventosa ,con le Volvo 240 color senape parcheggiate a fianco delle casette rosse e con un cielo, finalmente, blu intenso.
La scelta di fare questo viaggio in solitaria e cercando , dove possibile , di usufruire dei campeggi evitando le citta' piu' affollate, lo ha reso una esperienza un po' diversa dai viaggi fatti in precedenza.
Pensero' con piacere ai luoghi visti , alcuni troppo in fretta, ma ricordero' anche i molti motociclisti che ho trovato sulla strada e con i quali ho fatto un pezzo di cammino, con altri invece, ho solo scambiato due chiacchiere per ingannare l'attesa di un traghetto.
Ricordero' volentiri uno sconosciuto motociclista norvegese con Transalp , casco jet , occhialoni e naso affilato per fendere meglio l'aria , con il quale ho condiviso parecchia strada .
Come dimenticare un vero e proprio " motard " francese conosciuto su di un traghetto , alla guida di una Hornet con parabrezza Givi , il quale crede tuttora che io capisca la sua lingua . Ogni mio tentativo di convincerlo del contario , scatenava un diluvio di frasi e battute.
Eppoi , e di questi mi spiace non saperne di piu' , la coppia di Ancona , che a bordo di una Bmw 1150 R era a Nordkapp in viaggio di nozze , come testimoniato da un pezzetto di tulle un tempo bianco , attaccato al manubrio.
Oppure l'altra coppia toscana , con Ducati ST3 , la cui parte femminile mi ha raccontaato di aver dovuto sostenere robuste discussioni per riuscire a patteggiare un rientro parziale Ambugo - Verona, in treno .
Insomma una varia umanita' , una biodiversita' eccellente , unita dalla passione del viaggio in moto.
Motociclisti con i quali bastava uno sguardo ed una battuta per sentirsi sintonizzati , altri invece con i quali il monosillabo di risposta era gia' troppo . Come se il fatto di viaggiare in moto mettesse subito in chiaro pregi e difetti delle persone , ci rendesse un pochino piu' trasparenti .
La vecchia , la moto non la moglie , dorme in garage serena , ha superato una prova dura e qualche segno se lo portera' addosso ,medaglie della battaglia della Scandinavia . Me ne sono accorto mentre la lavavo.
Nel pomeriggio sono uscito con l'auto e passandole accanto ho notato di sfuggita una strana piega del faro , quello piu' grande , uno sguardo tra lo stupito deluso e l' interrogativo commosso : " Che fai mi tradisci ? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, te ne vai con quella e non con me? "
1 commento:
Questa estate ho trascorso le vacanze in città. Il mio svago era di fare qualche piccolo giro sui Lessini con la mia vecchia V35.
Un giorno ho aperto il sito "motosupposta" per passare il tempo, fuori non pioveva ma diluviava, ed ho visto la tua prima mail sul viaggio che stavi facendo. Ho letto quelle righe con invidia, mi sarebbe piaciuto essere sulle strade del nord con voi. Ma eri solo o c'era anche la Betti? Se era con te falle i complimenti perchè fare un viaggio così da passeggero non è da tutti.
A presto con un pò d'invidia
Bruno motoguzzi V35II
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