Chi siamo , cosa facciamo qui e dove andiamo , leggete qui per avere le risposte

In questi anni , uso e scopo del blog sono variati , al variare delle esigenze degli aderenti .
Inizialmente era una semplice bacheca dove postare i vari appuntamenti , poi con il contributo di alcuni , è andato via via arrichendosi di esperienze personali, racconti di viaggi e di improvvise sterzate date alle proprie passioni e alle proprie vite.
Crediamo che così sia diventato più interessante o comunque più partecipato. In ogni caso , per saperne di più sul blog e sul nome che ci siamo scelti, andate a leggervi il primo post del gennaio 2008. Ci potete arrivare comodamente dalla cronologia dei post, sulla colonna di destra.

Rimangono, anzi sono fondamentali, gli appuntamenti dei nostri incontri e le foto su picasa webalbum .

Se volete informazioni, o per brevi comunicazioni, usate il modulo di contatto.
Se invece volete inviare un racconto o un post,oppure una serie di immagini, usate il solito indirizzo che quasi tutti gli aderenti conoscono, vale a dire motosupposta@tiscali.it .

Anche l'aspetto grafico è cambiato , seguendo le esigenze visive di chi scrive . La nuova versione è decisamente più facile da leggere senza occhiali e , ma è una scusa , più semplice da usare con tablet e cellulari.

L'esortazione è sempre la solita : " Dateci dentro "...nel senso di non esitare a scrivere delle vostre esperienze e delle vostre passioni motociclistiche ( ma anche di quelle collaterali ).

Scrivete delle ferie in moto di questo e del secolo passato, di un fine settimana a due ruote o di quello che avreste voluto e non è stato. Scrivete di quanto sia unica la sensazione che questo mezzo arcaico ci regala ad ogni uscita, e di quanto " trasporto " abbiamo per tutto questo.



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domenica 20 giugno 2010

Rijeka:considerazioni su un week-end alternativo sul mare Adriatico

Paolo ha trovato il tempo ( e per uno che va in pista e' una bella frase ) tra una visita ed un intervento, di mandarci le sue impressioni riguardo al fine settimana veloce passato a Rijeka .

Se cliccate sul titolo del post . arriverete al sito del circuito di Rijeka . 
Esiste una versione in italiano .

Buon divertimento.






Cari amici,

sono un vecchio sostenitore e frequentatore del moto supposta (quasi fondatore),
 molti di voi mi conosceranno, altri lo faranno tramite queste righe di reportage riguardanti la mia esperinza in pista condivisa con altri due “colleghi” il 23 e 24 maggio 2010.
Partenza da Verona domenica 23 maggio con auto, carrello e moto al seguito. Arrivo dopo circa 4 ore a Rijeka in Croazia presso un bell’alberghetto nei pressi dell’autodromo di GROBNIK. Scarico delle moto, controllo bagagli nelle rispettive camere (spartane ma pulite) e cenetta di pesce (bisogna mangiare leggeri prima della giornata in pista!?!) L’ambiente concilia con la serenità e la tranquillità. Molto verde con colline sfumatamente disegnate su un cielo terso azzurro ed un mare pulito con insenature che ricordano paesaggi molto più nordici. Anche la gente è piacevole, insospettatamente gentile e assecondante, manca la frenesia delle nostre città(e per un paio di giorni se ne fa volentieri a meno).


Ore 8.30 arriviamo in pista. Io con la mia CBR 600 RR 2009, Antonio con al sua CBR 600 RR 2005 e Tiziano con il suo Ducati 998 super racing.


Dopo aver posizionato le termocoperte alle gomme, diamo un’occhiata al circuito dalle gradinate sopra i box. 4168 metri di percorso fluido , veloce, ondulato con vari sali-scendi che ricordano vagamente il Mugello. L’asfalto ha grande aderenza (e abrasività per le gomme)permettendo pieghe importanti con sensazione di tenuta ottimale. Nove curve a sinistra e sei curve a destra per un tracciato antiorario con due veloci rettilinei (si riesce a mettere anche la sesta). Per chi è alle prime armi con la pista è meglio faccia un po di apprendistato su circuiti italiani minori (Franciacorta,Adria, Varano), per chi è più preparato (anche fisicamente) questo di Rijeka è veramente un bel circuito dove divertirsi e guidare la moto nel modo più completo. I super piloti girano sul piede di 1 minuto e 30, i discreti in 1 e 50, oltre i due minuti i moto turisti (che vengono sverniciati in modo più o meno ortodosso). Inutile precisare che il nostro gruppo fatica a stare tra i discreti. Ma l’importante è partecipare e divertirsi in “controllata” sicurezza, senza azzardare quello che non si è in grado di fare ed assaporando il gusto della pista per le proprie capacità.


Ore 18 si riparte per Verona, quattro ore di guida (per me) e di sogni beati per gli altri, con nella mente la visione di un week-end alternativo sul mare Adriatico.

Un saluto da Paolo (il dottore)

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