Durante una visita ad un medico di Lugagnano scoprimmo di condividere la passione per le due ruote e cominciammo ad uscire insieme ad un manipolo di scriteriati colleghi e medici.
Il gruppo crebbe a vista d'occhio,decidemmo allora di caratterizzarci con un simbolo.Sergio ci convoco' in una pizzeria con il seguente ordine del giorno: disegnare uno stemma e trovare un mome al club.
Vennero fuori le sigle piu' bislacche,troppo magniloquenti e assai poco autoironiche.
Finalmente Sergio ebbe un lampo di genio:il nuovo club si sarebbe chiamato"MOTOSUPPOSTA".
Salutammo l'idea con grande entusiasmo e subito dopo ci scatenammo sui tovaglioli di carta per disegnare il simbolo.
Ne facemmo tantissimi ma non riuscimmo a trovarne uno davvero caratterizzante per noi.
Passo'del tempo,ovviamente preferivamo divorare asfalto e chilometri piuttosto che riprendere l'argomento anche perche' non sapevamo come affrontare la fase operativa : off-set? Tipografia? Pc? Come si fa uno stemma? Adesivo? Metallico?
Eravamo molto incerti.
E poi,quanti farne? In vista della primavera si organizzo' il giro istituzionale.
Sergio si accorse che le adesioni sarebbero state piu' del solito,era evidente che qualcosa bisognava escogitare .
Decisi di fare una sorpresa a tutti realizzando un emblema di ispirazione medioeval-cavalleresca:
un bel bandierone a coda di rondine,filante per dare l'idea della velocita' e classico per differenziarci nettamente.
Scelsi i colori nero e giallo e bianco per la vistosita'.
Disegnai una motocicletta a forma di supposta cavalcata dal suo centauro.
In un lato misi un simbolo che ricordasse gli informatori,un flacone provvisto di tappo e la capsula bicolore (la terapia).Dall'altro lato uno degli strumenti piu' usati dal medico, ovvero lo stetoscopio (la diagnosi),rappresentando cosi' le due fondamentali componenti del Motosupposta : gli informatori ed i medici.
Arriviamo al motto.
Volevo qualcosa di classico ed elegante ,in contrapposizione ad una certa omologazione travestita da presunta eccentricita', molto diffusa nell'ambiente motociclistico.
Chiesi aiuto a mia sorella che per i suoi trascorsi era la persona piu' adatta.
Sorse un problema : mentre gli antichi Greci avevano filosoficamente il concetto di "motore" cosi' non era per i Latini.
A sua volta Alessandra si rivolse ad un professore dell'universita' di Firenze il quale compose otto motti diversi attingendo dalla terminologia ciceroniana.
Quando pronunziai ad alta voce l'ottavo, mi sembro' di sentire il rombo di una grossa bicilindrica sportiva alle prese con una formidabile staccata e il successivo ingresso in curva:
In attesa di cappottare il polso destro tutti isieme,vi abbraccio con affetto. Giuseppe
1 commento:
Bravo Beppe !!! Anche tu un pezzo di storia della nostra passione comune! Tu che hai una spiccata capacità giornalistica sei caldamente invitato ad arricchire il nostro blog.
Grazie Sergio
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